sabato 16 giugno 2012

Domenica a Praga



“Tutto ciò rendeva Praga, nella sua meravigliosa bellezza, una città piena di incanti e di spettri, e faceva di essa il simbolo dei vuoti e delle ombre della vita e soprattutto della nostalgia per tutto ciò che ad essa manca”.
“Tutto ciò ne ha fatto la città per eccellenza dello spaesamento, dello sradicamento, della perdita, tanto più sentiti quanto più tenace e vitale è l’attaccamento al vicolo, alla bettola, al piccolo dettaglio amato che balena nell’incubo e nel delirio del sogno”.

C. Magris, Fortune e sfortune di un trittico. Una storia quasi praghese, in: J. Urzidil, Trittico praghese, Milano, Adelphi, 1993, p. 226, 228

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