I.
“come se questa intimità ci costasse la pelle”
Cremona, 12 febbraio 2012
Dolcissimo amore mio,
questa scrittura è la mia sostituta.
Vorrei passeggiare per la tua città
in orari diversi dai tuoi.
Ieri sera bevevo vino nel foyer
e cercavo se mi stessi guardando.
Poi, mentre la Marinelli recitava
– quando Apollo ti sputa in bocca
e – venne Achille la Bestia
mi sarei alzata e ti avrei raggiunto al buio
per baciarti di nascosto.
Inizio sempre a parlare quando bisogna salutarsi.
Per disfarmi del dolore ho dieci minuti.
- Paola Silvia Dolci
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