sabato 7 maggio 2016

fottere



Si sfilò il vestito
dalla testa
e vidi le sue mutandine
infilarsi un po’
nell’inguine.


è umano.
adesso dobbiamo farlo.
devo farlo
dopo tutta quella scena.
è come una festa -
due idioti
in trappola.


sotto le lenzuola
dopo che ho spento
la luce
ha ancora le mutande
addosso. si aspetta
un’ouverture.
non la condanno. ma


perché è qui con
me? dove sono gli
altri? come si fa a essere
così fortunati? aver qualcosa che gli altri
hanno abbandonato?


non dovevamo farlo
eppure dovevamo.


quasi come
guadagnare nuova credibilità
presso l’esattore
delle tasse. 
le sfilai le mutandine.
decisi di non
slinguarla. 
anche in quel momento penso
a quando sarà finita.


dormiremo insieme
stanotte
cercando di inserirci
nella carta da parati.


tento, fallisco,
noto i suoi
capelli
noto soprattutto i suoi
capelli
e una visione fugace di
narici
porcine


ci
riprovo.

- Chales Bukowski